Author: LOREDANA CARENA
“Il museo deve essere un’attrattiva per il pubblico”: questo uno dei punti cardine del programma espositivo 2024 del neo direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli, Francesco Manacorda
Il Castello di Rivoli ha, da inizio anno, un nuovo direttore, Francesco Manacorda, figura di spicco nel mondo dell’arte contemporanea a fronte delle sue precedenti esperienze di settore tra cui quella di Direttore di Artissima dal 2010 al 2012, Curatore presso la Barbican Art Gallery dal 2007 al 2009, Direttore Artistico della Tate #Liverpool dal 2012 al 2017 e Direttore Artistico della V-A-C Foundation dal 2017 al 2022. Il curriculum prosegue con la co-curatela nel 2016 della Biennale di Liverpool a cui segue, due anni più tardi, l’undicesima edizione della Biennale di Taipei.
Non solo ruoli direzionali, ma anche didattici. Manacorda, infatti, è stato Docente presso il Dipartimento di Curating Contemporary Art del Royal College of Art di #Londra dal 2006 al 2011.
Due aspetti professionali che si coniugano nel programma 2024, presentato nelle sale storiche del Castello di Rivoli, dove, uno dei punti di forza, è proprio quello di fare avvicinare un pubblico eterogeneo all’arte contemporanea, che non deve essere considerata un’arte elitaria, in quanto “difficile da capire”, ma uno strumento per conoscere e approfondire tematiche attuali. Mission indubbiamente importante per la quale è necessario lavorare, soprattutto, sulle giovani generazioni, bambini e ragazzi, che devono essere un tramite di conoscenza con il mondo degli adulti.
“Il museo deve costruire #cultura intorno all’arte – sottolinea Francesca Lavazza, presidente del Museo, durante la presentazione del programma 2024 – e, dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1984 con la mostra Ouverture, curata dal direttore dell’epoca, Rudi Fuchs, ad oggi il Castello di Rivoli ha consolidato la sua identità e prospettiva nel contesto artistico internazionale, anticipando tendenze e sperimentazioni, che hanno permesso di comprendere e interpretare il mondo in continua evoluzione”.
In un contesto in cui l’antico si unisce al contemporaneo, qual è il Castello di Rivoli, dove alcune sale presentano ancora i ricordi dei fasti sabaudi, si deve agire in modo tale che l’arte diventi significativa e rilevante per il maggior numero di persone. “Uno dei compiti del museo – spiega Francesco Manacorda – è sia quello di acquisire nuovi lavori, per incrementarne la collezione, sia di attrarre il pubblico rendendo fruibili le opere. Il museo è il luogo dove il futuro viene immaginato e portato alla luce e la sua missione è quella di lavorare costantemente in modo da lasciare un’eredità alle generazioni future. Il pubblico è moralmente il proprietario del Castello e del suo patrimonio. Si tratta di trasformare tale proprietà civica in proprietà affettiva”.
“Bisogna allargare le motivazioni per far sì che le persone vogliano e possano arrivare al Castello di Rivoli – prosegue il Direttore – anche creando dei ponti culturali con le altre province e delle attrattive diverse all’interno del circuito delle Residenze Sabaude di cui il Castello fa parte. “.
Il nuovo piano direttivo, che si sviluppa intorno a cinque punti nodali, valore dell’arte, vocazione sociale del Museo, compito internazionale, imperativo educativo e centralità del patrimonio pubblico, assume una valenza ancora più importante in quanto #Rivoli sarà candidata a Capitale italiana dell’Arte Contemporanea.
Quale sarà il programma espositivo 2024 del Castello di Rivoli?
L’artista che inaugurerà, il 20 aprile, la stagione espositiva è Rossella Biscotti (Molfetta, 1978) a cui il Castello di Rivoli dedicherà la prima retrospettiva in un’istituzione museale italiana. La mostra, curata da Marianna Vecellio, comprende un corpus di opere basate su relazioni binarie, ovvero tra dimensione privata e pubblica, tra passato e presente, tra storia minore e documento e tra società e ambiente. La #retrospettiva, ideata come una vera e propria mostra vivente, culminerà con una nuova produzione che si delineerà nel corso dell’esposizione.
Un altro appuntamento sarà la mostra, organizzata dal Centro di Ricerca Castello di Rivoli, Paolo Pellion di Persano . La semplice storia di un fotografo. Con la curatela di Marcella Beccaria e Andrea Viliani, l’esposizione ha la finalità di valorizzare la donazione, avvenuta nel 2023 al #CRR, da parte degli eredi dell’Archivio del fotografo, comprendente oltre 44.000 fotogrammi. Per la prima volta la mostra riunisce un cospicuo corpus di fotografie dell’autore, tra cui molti inediti, restituendo uno straordinario racconto per immagini della vitalità artistica di Torino e del suo territorio. Il progetto, vincitore del Bando Strategia Fotografia 2023, della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della #Cultura, è realizzato con il nuovo Festival della fotografia EXPOSED, di cui è parte della programmazione ufficiale.
Un altro progetto del programma @EXPOSED è quello che parte dalla Collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, fulcro di un’offerta espositiva che esamina la fotografia da tre punti di vista privilegiati. Il primo è rappresentato al Castello di Rivoli con la mostra Expanded With a cura di Marcella Beccaria; il seconda ha sede alle #OGR di Torino con Expanded Without, frutto di una collaborazione tra Castello di Rivoli, GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e OGR Torino; infine il terzo è alla GAM con l’esposizione, curata da Elena Volpato, Expanded – I Paesaggi dell’arte.
Nei mesi di febbraio e marzo prenderà vita Nature vibranti. Sul residuo e la rinascita, un programma trans-disciplinare sviluppato da Almanac Inn, Castello di Rivoli e Orti Generali, a cura di Marianna Vecellio e Guido Santandrea con il sostegno di Compagnia di San Paolo. Nature vibranti è focalizzato sull l’incontro tra approcci e prospettive differenti all’insegna dell’inclusione di tutte le specie e forme di vita tramite un programma di laboratori, passeggiate, performance, talk, reading poetici e installazioni.
L’autunno sarà caratterizzato da varie iniziative per festeggiare i 40 anni del Castello di Rivoli come sede del Museo d’Arte Contemporanea tra cui un nuovo allestimento della collezione permanente. Inoltre, per la prima volta, verrà presentata da Marcella Beccaria, la monumentale installazione, Shade Between Rings of Air (2003), di Gabriel Orozco (Xalapa, Messico, 1962), collocata nella Sala 18 del Castello. Realizzata in occasione della Biennale di Venezia del 2003 e ispirata al lavoro del noto architetto e designer Carlo Scarpa (Venezia 1906-Sendai 1978), l’opera entra a far parte delle Collezioni del Castello di Rivoli grazie a una generosa donazione dell’artista.
A fine ottobre, in occasione dell’inaugurazione di #Artissima, si aprirà il primo grande progetto espositivo curato dal diretttore, Francesco Manacorda, Mutual Aid – Arte in collaborazione con la natura. La mostra coinvolge artisti che, sin dagli Anni Sessanta, hanno lavorato sulla questione ecologica e sul rapporto con l’ambiente, per giungere alla crisi climatica attuale e agli sviluppi teorici intorno all’antropocene. L’elemento centrale del progetto mette in evidenza la relazione di collaborazione creativa con il non-umano da parte di artisti, a cominciare da Giuseppe Penone, di generazioni e culture diverse. Il tema della mostra invita a riconsiderare la falsa divisione tra natura e cultura attraverso una ricerca che coinvolge figure professionali diverse come architetti, designer. biologi e scienziati.
Informazioni
Museo d’Arte Contemporanea, Castello di Rivoli, Piazza Mafalda di Savoia, Rivoli (Torino), tel. +39 011 9565222, e-mail: info@castellodirivoli.org – www.castellodirivoli.org