Author: LOREDANA CARENA
Senza veli sulla Lingua e Freedom Power insieme per il progetto “L’Abito del sogno infranto”
Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite per sensibilizzare le persone di tutto il mondo verso una delle principali violazioni dei #diritti umani. La ricorrenza annuale cade il 25 novembre per ricordare la tre sorelle Mirabal, violentate e brutalmente uccise il 25 novembre del 1960, in quanto si erano opposte alla tirannia del governo di Rafael Leonidas #Trujillo nella Repubblica Dominicana.
In Italia la violenza di genere continua ad essere una piaga sociale profonda. Dall’inizio dell’anno ad oggi, infatti, sono stati registrati 104 #femminicidi e, statisticamente, una donna su tre ha subito violenza almeno una volta nella propria vita. Le forme più gravi di violenza sono esercitate dal partner o ex-partner, parenti o amici. La violenza di genere ha diverse forme in alcuni casi visibile ed eclatante, come è quella fisica che, purtroppo, in alcune situazioni degenera sino all’omicidio, in altri insidiosa e silente come è quella psicologica e verbale che innesca nella vittima un loop da cui è difficile uscire in quanto la realtà inizia ad acquisire dei contorni sbiaditi dove, paradossalmente, il “carnefice” si fa passare come “vittima”.
L‘OMS ha appurato che la violenza contro le donne rappresenta un problema di #sanità pubblica, in quanto provoca isolamento, inerzia lavorativa, limitata capacità di prendersi cura di se stesse e dei propri figli. Inoltre i bambini che assistono a forme di violenza all’interno del nucleo familiare sono soggetti a disturbi di tipo emotivo e comportamentale.
E’ necessario, quindi, che l’attenzione verso la violenza di genere sia sempre al massimo e che la popolazione sia costantemente informata e sensibilizzata attraverso iniziative e progetti organizzati e sostenuti da enti nazionali ed internazionali.
Senza Veli sulla Lingua (SVSL) è un’associazione, fondata nel 2013 dall’avvocato anglo-italo-yemenita Ebla Ahmed, che si occupa di contrastare la violenza di genere, in tutte le sue forme e manifestazioni. Offre servizi gratuiti alle vittime di violenza come il supporto legale civile o penale, l’assistenza psicologica, il counseling con l’ausilio di mediatori linguistici e culturali. La sede legale dell’associazione è a Milano, ma è attiva su tutto il territorio Nazionale e collabora con diversi enti.
Quest’anno Senza Veli sulla Lingua, in collaborazione con l’impresa sociale Freedom Power (FP), nome estremamente emblematico, presenterà il progetto “L’Abito del sogno Infranto“. Dal 22 al 30 novembre 2024 gli abiti da #sposa, realizzati dalle sarte di Freedom Power, verranno esposti in alcune città italiane come simbolo della donne vittime di violenza. Gli abiti nuziali, infatti, presenteranno delle vistose macchie di colore #rosso per raccontare come il sogno del matrimonio e della creazione di una famiglia sia stato, purtroppo, distrutto proprio da colui con cui si sarebbe dovuto costruire un futuro nel segno dell’amore e del reciproco rispetto.

Fase in cui l’abito da sposa viene macchiato con il colore rosso per il progetto “L’Abito del Sogno Infranto” ideato dall’associazione Senza Veli sulla Lingua con l’impresa sociale Freedom Power in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Gli abiti da sposa saranno esposti nei seguenti comuni:
Ogni tappa sarà un’occasione per incontrare le persone, diffondere il messaggio e condividere storie di rinascita e resilienza, attraverso un percorso di riflessione e sensibilizzazione.
“Questo progetto vuole essere un grido silenzioso ma potente. L‘abito macchiato di rosso è il simbolo di un sogno spezzato, di una vita spezzata – spiega Ebla #Ahmed, Fondatrice e Presidente Nazionale di Senza Veli sulla Lingua – Ogni volta che una #donna viene uccisa, perdiamo tutti una parte del nostro futuro. Il nostro obiettivo è quello di trasformare questo dolore in consapevolezza e azione. Vogliamo che la società comprenda la gravità del fenomeno e si impegni concretamente per fermarlo”.
Freedom Power è una neo impresa, nata soltanto nel 2023, con lo scopo di aiutare le donne vittime di violenza a reinserirsi nel mercato del lavoro e a costruirsi una carriera autonoma, in modo da potersi costruire un futuro migliore. Sostenere le donne nella ricerca di un’occupazione stabile e dignitosa è un passo fondamentale per interrompere il ciclo della violenza tra le mura domestiche e non solo.
22 novembre 2024