Author: LOREDANA CARENA
Controlli periodici in età pediatrica permettono di prevenire e correggere i difetti visivi
Come giocare d’anticipo su eventuali problemi visivi dei più piccoli? Sicuramente facendo dei controlli periodici in modo da individuare, precocemente, eventuali difetti visivi che, non sempre, sono ereditari. Dopo i primi controlli effettuati alla #nascita e ad un #anno d’età, è fondamentale fare una visita oculistica intorno ai tre anni, quando c’è la collaborazione da parte del bambino nell’effettuare dei test visivi adatti alla fase di crescita.
“Nel caso in cui si dovessero riscontrare delle criticità, come un inizio di #strabismo, la predisposizione alla #miopia o un‘ipermetropia con valori oltre gli standard, – spiega il dott. Marco Mazza, direttore della Struttura Complessa di Oculistica Pediatrica del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di #Milano – i controlli successivi andranno fatti almeno una volta all’anno. In caso contrario si possono aspettare anche due anni”.
In età pediatrica, quindi, è importante rivolgersi ad un #professionista, soprattutto quando entrambi o uno dei due genitori abbiano difetti visivi, In tale caso è possibile che il bambino sviluppi delle problematiche che, se individuate precocemente, possono essere rallentate.
Nella valutazione della qualità della vista non c’è solo la componente genetica. Devono essere valutate anche le abitudini di vita che, rispetto al passato, sono mutate notevolmente, Innanzitutto il crescente utilizzo di dispositivi #digitali ha cambiato il modo e il luogo dove i bambini e i ragazzi trascorrono più tempo, ovvero non all’aria aperta, facendo un sano movimento, ma al chiuso, utilizzando i device digitali come strumento ludico. L’esposizione prolungata alla luce artificiale provoca uno @stress visivo digitale che può trasformarsi, nel tempo, in difetti visivi.
Distanza, postura e durata sono tre fattori fondamentali di cui si deve tenere conto quando si usano #smartphone e #tablet. Lo schermo deve essere tenuto ad una distanza di circa 30 cm dagli occhi, la postura deve essere eretta e il tempo di utilizzo non deve superare i 30-40 minuti giornalieri.
Nel caso in cui i bambini avessero bisogno di lenti correttive è importante scegliere montatura e lenti più adatte alle loro esigenze. “E’ bene ricordare che le esigenze visive di #bambini e #adulti sono molto diverse tra loro – evidenzia il dott. Mazza – nonostante i difetti visivi possano essere molto simili. Molti pensano che basti prendere delle lenti per adulti e farle adattare dall’ottico, ma così non si riesce a soddisfare l’intero spettro delle esigenze visive del bambino. Importante, infatti, è considerare anche i dati anatomici e morfologici, che sono tra i maggiori valori di differenziazione delle due @generazioni”.
Le esigenze visive del bambino dipendono anche dall’età, dalle dimensioni del naso, dalla lunghezza delle braccia e dalla distanza tra le pupille. Diversi fattori di cui #ZEISS, azienda leader a livello internazionale nei settori dell’ottica e dell’optoelettronica, ha ideato la gamma di lenti SmartLife Young, sviluppata per rispondere alle diverse necessità dell’età evolutiva.
ZEISS for Kids è un’altra iniziativa, che fa parte del progetto ZEISS Vision Care, nata per aiutare le @famiglie che devono affrontare i costi dei frequenti cambi di occhiali dei bambini. Con una card dedicata è possibile beneficiare di condizioni agevolate per quattro cambi di lenti nei successivi quattro anni dall’acquisto della prima coppia.
La ricerca nel settore dell’ottica prosegue nei 27 centri di sviluppo e di ricerca ZEISS, azienda storica che, con oltre 43 mila collaboratori, è attiva a livello mondiale in quasi 50 stati con circa 30 stabilimenti produttivi, 60 sedi di distribuzione e assistenza. La sede centrale della società si trova a #Oberkochen e la Carl Zeiss Foundation è una delle principali fondazioni tedesche dedicate alla promozione della #scienza.
(Foto ufficio stampa: “Lenti ZEISS per occhiali da bambino”)
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